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Gallia Narbonese, 46 d.C. Mentre la provincia freme in attesa della concessione della cittadinanza, cui si oppongono i notabili celtici più tradizionalisti, un efferato omicidio scuote le coscienze. Un delitto tanto crudele quanto insensato, apparentemente senza movente, commesso però con una ferocia inquietante. La situazione è più che delicata e il senatore Publio Aurelio Stazio viene incaricato di indagare, in via ufficiosa e con molta discrezione. Aurelio scopre presto che quella morte è solo il primo tassello di una catena di sangue, il primo tratto di un disegno delittuoso complesso e sfuggente. Chi si nasconde dietro la verità apparente? Gli oltranzisti dell'indipendenza celtica? Tutto farebbe pensare a un crimine di matrice politica. Ma forse c'è dell'altro...